martedì 5 dicembre 2006


... c'eravamo anche noi...




‘Generazione Clima’, questo il nome dell’iniziativa promossa dal WWF sul risparmio e sull’efficienza energetica in casa, tenutasi nei giorni 2 e 3 Dicembre. L’obiettivo primario dell’evento era quello di modificare la percezione che i cittadini hanno della problematica crisi/risparmio energetico, verso una maggiore consapevolezza del valore della propria attivazione concreta. Investire in efficienza (lampadine a basso consumo, elettrodomestici ad alta efficienza,isolamento termico degli edifici, etc.) è un ottimo investimento non solo dal punto di vista ambientale (riduzione delle emissioni di CO2, il principale gas responsabile dell’effetto serra e, quindi, dei cambiamenti climatici) ma anche economico.

Considerato il vivo interesse dimostrato dal pubblico per l’iniziativa è doveroso, inoltre, fornire alcune brevi indicazioni di carattere generale da poter applicare nelle nostre case. Il ricorso a lampade ad alta efficienza è particolarmente semplice e, a volte, si può anche ricorrere a forme di incentivazione offerte dalle stesse società distributrici. Una lampada ad alta efficienza consente un risparmio dell’ordine del 20% e non richiede altro che la sostituzione delle lampade ad incandescenza con quelle di nuovo tipo. Per quanto riguarda i condizionatori, si suggerisce di rivolgersi alle pompe di calore che, a parità di consumi elettrici, presentano una efficienza, misurata dal COP, di circa due volte e mezza superiore. In definitiva, la pompa di calore recupera dall’ambiente calore (o frigorie) in quantità pari o superiore alla elettricità consumata, realizzando così un sensibile risparmio sull’energia totale usata nel processo. Un discorso specifico va poi fatto sugli elettrodomestici che utilizziamo in casa: non solo su come si usano (spegnendoli quando si resta assenti per lunghi periodi, non tenendoli in standby, non usandoli sempre alla massima potenza, ecc.), ma soprattutto acquistando apparecchi che abbiano la certificazione di “apparecchi ad elevato risparmio energetico”: la famosa etichetta energetica. Uno studio specifico ha dimostrato che gli apparecchi più “risparmiosi” non costano di più, anzi, in alcuni casi costano anche meno all’atto dell’acquisto, e senza dubbio, consentono risparmi significativi nella fase di esercizio. Altra fonte di risparmio e l’utilizzo di impianti a fonti rinnovabili come quelli ad energia fotovoltaica, cioè la conversione diretta dell’energia radiante del sole in energia elettrica. Ma possiamo utilizzare anche altre di fonti rinnovabili: dall’idraulica alla biomassa, dalla geotermica all’eolica. E’ chiaro che per un’abitazione non ci rivolgeremo all’energia geotermica che viene utilizzata per grandi impianti, così come non useremo l’energia idraulica, anch’essa riservata in maggior parte a centrali di dimensioni significative. Ma sia le biomasse che l’eolica o la fotovoltaica, sono forme di energia che possono utilmente integrare i consumi delle nostre abitazioni. Sia nella fase di costruzione di nuove abitazioni che nella fase di ristrutturazione delle vecchie, il ricorso a tali forme energetiche consente notevoli risparmi e, soprattutto, di evitare l’immissione in atmosfera di circa 600 g di CO2 per ogni kWh di energia elettrica prodotto.
Concludiamo fornendo alcuni dati significativi. Ogni famiglia italiana di 4 persone oggi consuma per la casa circa 1,8 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) all’anno per l’uso di combustibili e energia elettrica e più della metà di tale consumo è assorbito dal riscaldamento; spende in media, complessivamente circa 3.000 Euro al mese (dati Istat) e si stima che la spesa mensile per i consumi di combustibili e di energia elettrica, per l’abitazione, ammonti a 120 Euro circa e contribuisce con i suoi consumi energetici ad emettere circa il 27% delle emissioni nazionali di gas clima-alteranti, dove il 10% proviene dagli impianti di riscaldamento che, dopo quelli del traffico, sono la maggiore causa di inquinamento della città.
Se consideriamo che la popolazione italiana ha raggiunto i 60 milioni di abitanti circa e che l’emissione pro-capite annua di anidride carbonica (CO2) è di 7,8 tonnellate, ci rendiamo conto che un nostro contributo e impegno nel migliorare l’uso delle risorse diventa rilevante se non indispensabile ai fini di uno sviluppo sostenibile.

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